Altre cose che scrivo
Da inizio 2024 scrivo articoli per il canale Cultura di RSI (Radiotelevisione svizzera):
33. Perché la fila per il bagno delle donne è sempre più lunga
I bagni pubblici sono spazi in cui si intersecano importanti questioni politiche e sociali: accessibilità, genere, genitorialità.
32. La grande differenza tra “colpa” e “responsabilità”
Dire «Non tutti gli uomini» non è una scusa: la responsabilità rimane e occorre farci i conti.
31. Il lavoro nascosto della disabilità
Le fatiche quotidiane che le persone non disabili ignorano completamente, ma che rendono la vita delle persone disabili davvero estenuante.
Dopo la pandemia sono sempre più numerose le persone che viaggiano da sole. Ma è ancora un’esperienza non comune tra le donne, soprattutto di lingua e cultura italiane.
29. Cervelli strani e dove trovarli
Aumentano le diagnosi di autismo, ADHD, DSA anche in età adulta. Cos’è la neurodiversità? E la neurodivergenza? Perché sempre più persone cercano una diagnosi?
28. Perché le donne conservatrici fanno più carriera?
Quando il successo di poche non migliora la vita di tutte: donne al potere, ma solo se fanno comodo. Le leader conservatrici fanno carriera perché rassicurano il sistema.
27. “No pain, no gain”? No, grazie
La sofferenza e la fatica non ci rendono migliori. Riprendiamoci il nostro sacrosanto diritto al riposo. Rinunciare al dolore e al sacrificio non è debolezza: è rivoluzione.
26. Perché la lingua è “madre” ma la terra è “patria”?
Le parole che usiamo riflettono la visione del mondo nella nostra società. Cosa succede se le mettiamo in discussione? Analizziamo i concetti di “maternità” e “paternità” per definire spazi sociali.
25. Il lutto riorganizza la tua rubrica
Lo dice
, e per me è stato davvero così. Quando muore una persona cara, non perdiamo solo lei, ma perdiamo anche noi, e chi non ha la capacità di evolvere insieme a noi.24. Black History Month, la storia e le storie che continuiamo a dimenticare
Febbraio è uno dei mesi in cui si celebra la storia fatta dalle persone di origine africana. Una storia che si studia poco in Europa, nonostante la rilevanza delle figure e il loro contributo in ogni settore.
23. Un lavoro invisibile delle donne, di cui si parla poco
«Fai tu che sei più brava», «Bastava chiedere», «Dimmi cosa devo fare, così ti aiuto»: così ricade sulle donne tutto il carico mentale domestico, invisibile e ovviamente non retribuito.
22. Educazione al consenso, perché è giusto parlarne
La cultura in cui viviamo romanticizza i piccoli e grandi abusi di chi ha più potere nei confronti di chi ne ha meno. Chiedere il permesso, anche per un bacio, è un grande atto di connessione e rispetto.
21. Sei padre? Il salario aumenta. Sei madre? Le opportunità diminuiscono
Lo “strano” fenomeno per cui i padri sono avvantaggiati sul lavoro rispetto agli uomini senza figli, e alle madri invece accade il contrario: si chiamano motherhood penalty e fatherhood premium.
20. Felice 2159! L’anno in cui raggiungeremo la piena parità di genere
Secondo il Global Gender Gap Report 2024, ci vorranno 134 anni per colmare il divario di genere a livello globale. Nel 2024 ci sono stati dei piccoli passi avanti, ma la strada è ancora troppo lunga.
19. Spazi rubati: dal manspreading ai turni di parola
Negli autobus e nelle riunioni: da sempre gli uomini occupano (anche) lo spazio delle donne. Questa pratica è quotidiana e normalizzata, e inizia fin dalla prima infanzia.
18. La fatica di tenere tutto insieme, durante le feste
Pranzi e cene da passare “in famiglia”. Ma spesso sotto l’albero ci sono traumi, allontanamenti, lutti, rifiuti, non detti. Perché non ripensiamo cosa è “famiglia”, e ci comportiamo di conseguenza?
17. Violenza sulle donne, un problema sistemico
Il 25 novembre è passato, tra dati preoccupanti e vittimizzazione secondaria. Ma cosa è rimasto di questa Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne?
Sfatiamo il “mito della gentilezza”, quando è paternalistica, imposta e non consensuale. E quando non porta a cambiamenti sistemici.
15. Abbiamo ancora bisogno del Vero Amore?
Nel 2024 essere in coppia è l’obiettivo ultimo di ogni persona? Vivere una relazione esclusiva, sessuale e romantica, “per sempre”? O ci sono alternative?
14. È un complimento, o mi stai oggettificando?
Inspiration porn: l’uso (discriminante) del disagio e della disabilità come elemento motivazionale.
13. “Non esisto per compiacere il tuo sguardo”
Ovvero perché dovremmo smetterla di considerare la bellezza un valore, e di fare commenti sui corpi, nostri e altrui.
12. Conoscenza aperta e diritto d’autore: un equilibrio possibile?
Un accesso aperto alla conoscenza può far progredire la ricerca e la cultura, e renderle più inclusive e eque. È un futuro possibile, ma ci sono diversi ostacoli. Tra cui il capitalismo culturale.
11. Basta con queste etichette. O forse no
Siamo esseri tassonomici: usiamo le parole per definire la realtà in cui viviamo, classificarla, conoscerla e comunicare tra noi. Ma anche per conoscerci e riconoscerci.
10. Invecchiare? No grazie. O forse sì
L’aspettativa di vita cresce, ma come individui e come società cerchiamo di dimenticare che questo ci allontana dalla giovinezza e ci avvicina alla morte. E non ci prepariamo
09. L’orgoglio di essere disabile
Luglio è il Disability Pride Month. Ma per molte persone non è così semplice comprendere i motivi e le modalità di questo orgoglio. Serve un cambio radicale di prospettiva.
08. Perché il Pride si chiama Pride?
E soprattutto perché le comunità marginalizzate, da quella LGBTQIA+ a quella delle persone disabili, sentono l’esigenza di esprimere orgoglio per la loro identità?
07. È la rete affettiva e di cura la vera famiglia tradizionale
Ci hanno fatto credere che la “famiglia tradizionale™” è quella nucleare, ed è la migliore possibile. Ma è proprio così? Percorriamo il pensiero di Michela Murgia e Brigitte Vasallo.
06. Perché non riusciamo a dire “morte”, ed è un problema
L’abbiamo allontanata dalla nostra quotidianità, medicalizzata, invisibilizzata. La morte è scomparsa anche dal nostro vocabolario. E questo ci rende più fragili e impreparati.
05. «Non fare l’isterica»: alcune riflessioni sulla rabbia femminile
La rabbia è una delle sei emozioni di base dell’essere umano, eppure a metà della popolazione – quella femminile – non è concesso esprimerla. Ci insegnano a reprimerla, controllarla, nasconderla.
04. Di mentori, modelli, scelte e rappresentazione
Mentre la letteratura e il cinema sono pieni di esempi di figure di mentori uomini, la figura della mentore donna è decisamente minoritaria.
03. Maternità? Serve un linguaggio nuovo
Siamo nel 2024 e la narrazione della maternità è rimasta ferma a un mondo che esiste solo nelle favole.
02. Non abbiamo bisogno di auguri, ma di alleati
Perché l’8 marzo si continua a celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle donne.
01. L’eredità di Michela Murgia
Alcuni pensieri sulla parola “queer”.